Nel panorama della compliance aziendale, il ruolo del commercialista è sempre più centrale, specialmente in relazione agli obblighi antiriciclaggio (AML). Il D.Lgs. 231/2007, insieme agli aggiornamenti più recenti, attribuisce ai dottori commercialisti e agli esperti contabili il compito di attuare procedure rigorose di verifica, monitoraggio e segnalazione del rischio riciclaggio.
Obblighi antiriciclaggio per i commercialisti
In qualità di soggetti obbligati, i commercialisti devono rispettare una serie di adempimenti:
- Adeguata verifica della clientela: identificazione del cliente, del titolare effettivo e valutazione dello scopo e della natura del rapporto
- Autovalutazione del rischio: analisi dei rischi legati al proprio studio e ai clienti gestiti
- Registrazione e conservazione: documentazione tracciabile di tutte le attività AML
- Segnalazione operazioni sospette (SOS): comunicazioni alla UIF quando emergono operazioni anomale
- Formazione obbligatoria: aggiornamento continuo sulle normative vigenti
Le nuove regole tecniche del CNDCEC (2025)
Nel gennaio 2025 il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili (CNDCEC) ha approvato nuove regole tecniche antiriciclaggio, che rafforzano le responsabilità professionali in materia AML. I punti salienti includono:
- Integrazione dell’autovalutazione del rischio nel modello organizzativo dello studio
- Rafforzamento dell’obbligo di conservazione elettronica dei dati
- Maggiore attenzione all’identificazione del titolare effettivo
- Tracciabilità dei controlli effettuati e documentazione delle motivazioni che portano a non segnalare operazioni sospette
L’evoluzione normativa a livello europeo
Nel 2024 l’Unione Europea ha varato un nuovo pacchetto AML che include:
- Il Regolamento (UE) 2024/1624, che stabilisce un quadro unico e vincolante per l’AML in tutti gli Stati membri
- La sesta Direttiva Antiriciclaggio (AMLD6), che i Paesi dovranno recepire entro luglio 2027
- La nascita della nuova Autorità Europea AML (AMLA), operativa dal luglio 2025
Queste norme porteranno a una maggiore armonizzazione, ma anche a un innalzamento degli standard di compliance richiesti ai professionisti.
Gli strumenti digitali per la gestione dell’AML
In uno scenario normativo sempre più stringente, l’adozione di strumenti digitali diventa fondamentale per i commercialisti che vogliono:
- Automatizzare la verifica di PEP, sanzioni e media avversa
- Eseguire controlli documentabili e conformi
- Ridurre i tempi e i rischi legati alla gestione manuale
StartKYC: uno strumento utile anche per gli studi professionali
StartKYC è una piattaforma AML progettata per rendere semplice e veloce la verifica dei clienti, attraverso un modello pay-per-use. Nessun canone mensile, risultati istantanei, report PDF archiviabili: una soluzione concreta per gli studi di commercialisti che cercano efficienza e conformità.
Conclusione
Per i commercialisti, l’antiriciclaggio non è più solo un dovere formale, ma una responsabilità operativa che richiede metodo, aggiornamento e strumenti adeguati. Prepararsi oggi significa proteggere lo studio e i clienti domani, in un quadro normativo sempre più europeo e digitale.